martedì 22 novembre 2011

Quaderni, Estratto II


Va bene.
sono consapevole che scrivere ora sia un errore è che forse dovrei essere a dormire.
ho le dite intorpidite.
la bocca secca.
la testa pulsa.
eppure, ho il coraggio di non aver sonno.
ora riesco a dire quello che penso, senza la vergogna di manifestarmi domani. ho una maschera, sono solo Niwhen. quanti di voi conoscono i panni di chi indosserò domani mattina? pochi. forse, sono Khal.
per questo, scrivo.
scrivo cosa?
pensieri, sconnessi, frasi che vengono buttate lì, a casaccio. forse domani avranno un ordine. forse no. ma diamine, a chi può interessare?

a me non di certo.
scrivo che forse, mentre inalo boccate d’aria, spero solo di respirare  qualcosa di nuovo, qualcosa di fresco. e inspiro forte, egoisticamente, sperando di intrappolare il più possibile. sperando di imparare qualcosa. profondamente stupida, lo sono.
“dai che fai lì da sola?vieni!
è così che funziona, per noi, o per lo meno per me. speri di passare una bella serata, sperando solo di uscire da stessa. come se uscendo smettessi di essere quello che fai tutti i giorni. 
come se i tacchi ti dessero quel dannato qualcosa in più, che disperatamente cerchi durante il giorno. 
ma mi chiedo perchè cercarlo solo la sera? perchè sperare che uscendo si inciampi in quel risvolto positivo che si aspetta prenda la tua vita improvvisamente? 

perchè devo cercare una risposta fumando i miei problemi fissando isistentemente l’insegna del Melo, spenta anch’essa?
non è meglio cercarla a casa, forse, analizzandosi meglio, cercandola dentro le fessure della propria Anima, in silenzio? devo davvero calarmi nel rumore assordante di questo pub?

e va bene, entriamo.
“altro giro, offre Andrey!”
sono fortunata, nonostante tutto,
pare berrò gratis.

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